Per far comprendere il posto della musica, dell‘organo e del canto nella liturgia cristiana il Concilio Vaticano II nella Costituzione sulla Sacra Liturgia del 1963 così affermava (n. 112): “La tradizione musicale di tutta la chiesa costituisce un tesoro d’ inestimabile valore, che eccelle tra le altre espressioni dell ’arte, specialmente per il fatto che il canto sacro. unito alle parole, è parte necessaria e integrale della liturgia solenne. Senza dubbio il canto sacro è stato lodato sia dalla Sacra Scrittura. sia dai Padri e dai romani Pontefici che recentemente, a cominciare da san Pio X, hanno sottolineato con insistenza l’aspetto ministeriale della musica sacra nel servizio divino. Perciò la musica sacra sarà tanto più santa quanto più sarà unita all’azione liturgica, sia esprimendo più dolcemente la preghiera e favorendo l’unanimità, sia arricchendo di maggior solennità i riti sacri Prosegue sull‘organo (n. 120): “Nella chiesa latina si abbia in grande onore l’organo a canne, come strumento musicale tradizionale, il cui suono è in grado di aggiungere mirabile splendore alle celebrazioni della Chiesa, e di elevare potentementegli animi a Dio e alle realtà celesti
Papa Benedetto XVI recatosi nella “Alte Kappelle” di Regensburg (Germania) il 13 settembre 2006 per la benedizione del nuovo organo disse citando le frasi del Concilio: “[…]Nella Costituzione sulla Sacra Liturgia del Concilio Vaticano ]] (Sacrosanctum Concilium) si evidenzia che ”il canto sacro, unito alle parole, è parte necessaria ed integrante della liturgia solenne”. Questo significa che la musica e il canto sono più di un abbellimento (magari anche superfluo) del culto,” infatti fanno parte dell’attuazione della liturgia, anzi. sono essi stessi liturgia. Una solenne musica sacra con coro. organo, orchestra e canto del popolo, quindi, non è un’aggiunta che incornicia e rende piacevole la liturgia, ma un modo importante di partecipazione attiva all’evento cultuale. […] La grande varietà dei timbri dell ’organo, dal piano fino al fortissimo travolgente, ne‘/a uno strumento superiore a tutti gli altri. Esso è in grado di dare risonanza a tutti gli ambiti dell ’esistenza umana. Le molteplici possibilità dell ’organo ci ricordano in qualche modo l’immensità e la magnificenza di Dio. […] In un organo. le numerose canne e i registri devono formare un’unità. Se qua o la qualcosa si blocca, se una canna e stonata, questo in un primo momento è percettibile forse soltanto da un orecchio esercitato. Ma se più canne non sono più ben intonate, allora si hanno delle stonature e la cosa comincia a divenire insopportabile. Anche le canne di questo organo sono esposte a cambiamenti di temperatura e a fattori di affaticamento. È questa un’immagine della nostra comunità nella Chiesa. [..] Che tutti i frequentatori di questa magnifica Basilica, mediante la grandiosità dell’edificio e attraverso la liturgia arricchita dall’armonia del nuovo organo e dal canto solenne, siano guidati alla gioia della fede. È il mio augurio nel giorno dell’inaugurazione di questo nuovo organo.
Aggiungiamo un personale ricordo del Papa: “Resta per me un ‘esperienza indimenticabile il concerto di Bach diretto da Leonard Bernstein a Monaco di Baviera dopo la precoce scomparsa di Karl Richter Ero seduto accanto al Vescovo evangelico Hanselmann. Quando l’ultima nota di una delle grandi Thomas Kantor Kantaten si spense trionfalmente, volgemmo lo sguardo spontaneamente l’una all’altro e altrettanto spontaneamente ci dicemmo: “Chi ha ascoltato questo, sa che la fede è vera”. In quella musica era percepibile una forza talmente straordinaria di realtà presente da rendersi conto, non più attraverso deduzioni, bensì attraverso l’urto del cuore che ciò non poteva avere origine dal nulla, ma poteva nascere solo grazie alla forza della verità che si attualizza nell’ispirazione del compositore
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